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AGGRAVARE, e poeticam$. anche AGGREVARE.
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AGGRAVARE, e poeticam. anche AGGREVARE.
Definiz: Att. Render più grave, più pesante.
Definiz: § I. Per Gravare, Premere checchessia con peso, Caricare. −
Esempio: Varch. Sen. Benef. 80: Portando seco le reliquie sacre e gli dii domestici, l'aggravava con più d'un carico.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 78: E resiste e s'avanza e si rinforza, E come palma suol cui pondo aggreva, Suo valor combattuto ha maggior forza, E ne la oppressïon più si solleva.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 254: Si prese una palla di piombo chiusa da per tutto e piena d'aria, la quale perchè immersa nell'acqua non vi si profondava, s'aggravò esteriormente con tant'altro piombo che andasse a fondo.
Esempio: Segner. Pred. 298: Tutto l'anno noi sospiriamo.... perchè ci aggravi le viti con carichi di racemi più folti.
Definiz: § II. E figuratam. −
Esempio: Vill. G. 255: I Cardinali Legati.... fortemente aggravaro il reame di Cicilia di scomuniche.
Esempio: S. Bern. Lib. Arb. 16: El corpo che è corrotto aggrava l'anima, e la terrena abitazione aggrava il sentimento che molte cose pensa.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 330: Vedrai se più sia caritativa verso il prossimo una dottrina, la quale tenti ogni via di alleggerirlo de' pensieri, che un'altra, la quale cerchi ogni modo d'aggravarnelo.
Definiz: § III. Per Spingere ingiù con peso, così al proprio come al figurato. −
Esempio: Dant. Inf. 6: E quegli: ei son tra le anime più nere; Diversa colpa giù gli aggrava al fondo; Se tanto scendi gli potrai vedere.
Definiz: § IV. Per Rendere torpido, detto delle membra prese da gelo, da malore, e simile. −
Esempio: Dant. Purg. 19: Io la mirava; e come il sol conforta Le fredde membra che la notte aggrava, Così lo sguardo mio le facea scorta La lingua.
Definiz: § V. E dicesi anche dei cibi, i quali riuscendo indigesti, fanno come un peso allo stomaco, alla testa ec. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 213: Le mandorle.... aggravano il capo, e nutricano la scurità del viso.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 2, 28: Il cioccolatte.... Mantien senza lo stomaco aggravare, Serve per cibo, e sveglia l'appetito.
Definiz: § VI. Parlandosi di malattie, vale Ridurre in peggiore o anche in pessimo stato. −
Esempio: Bocc. Decam. 6, 314: Una infermità ne gli sopravvenne, la quale dopo alquanti dì sì l'aggravò forte, che, non potendola sostenere, trapassò di questa vita.
Definiz: § VII. Aggravare vale anche Render maggiore, più forte, più intenso. −
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 328: La quale sconfitta, come che a comparazione delle passate fusse leggiere, tuttavia ricevuta in quel tempo aggravò le cagioni del pianto.
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 26: Resti pure ciascheduno libero dalla riverenza di quelle leggi ch'egli dispregia, e non aggravi le trasgressioni con l'inosservanza.
Definiz: § VIII. Aggravare, detto della coscienza, vale Commetter peccati, e anche Recare a coscienza. −
Esempio: Legg. Tosc. 6, 160: Al giudizio de' quali veditori si stia e da quello non si possa reclamare, aggravando in questo la loro conscienza.
Definiz: § IX. Per Opprimere, Travagliare. −
Esempio: Liv. Dec. 2, 179: La plebe aveva già maggiore duolo dell'usure che l'aggrevavano di die in die.
Esempio: Segner. Pred. 42: Ci ha egli forse con questa legge aggravati? ci ha pregiudicato?
Definiz: § X. E per Tormentare, Cruciare. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 67: Ma il dolor de la piaga sì l'aggreva, Che pallido ne l'erba riversossi.
Definiz: § XI. E per Molestare, Infastidire. −
Esempio: Alam. Op. tosc. 1, 375: Nel cor s'addoglia, Se 'l suo cinghial, se il cervo o la pernice, Truovi più cotto o men che il dritto voglia; E tanto a questo e quel ritorna e dice, Che, non pur altri, se medesma aggreva.
Esempio: E Alam. Op. tosc. 1, 405: Ah! che, lasso, parl'io! l'eterne e sante Fraterne orecchie il mio dolermi aggreva.
Definiz: § XII. Per Offendere, Danneggiare. −
Esempio: S. Greg. Omel. 4, 158: Dia [il cherico] esemplo di buona vita a' secolari, acciocchè se in lui alcuna cosa giustamente è ripresa, non sia per suo vizio aggravata l'opinione e fama della nostra religione.
Definiz: § XIII. E per Riuscir d'aggravio, di soverchia spesa, e simili. −
Esempio: Pitt. I. Apolog. Cappucc. 279: Varie imposizioni.... da' Signori e Collegj passavano negli Ottanta: dove trovandosi, per le più volte, persone ricche, interessate e facili a essere svolte, non approvavano se non quelle che aggravano i meno potenti.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 142: Non posso mancare e dirvi, che scudi trentasei l'anno mi parrebbe cosa giusta; nè che il monastero abbia del suo, nè anche lei lo venissi aggravare.
Definiz: § XIV. Per Sottoporre a gravezza. −
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 128: I generi che vanno aggravati, son quegli che servono al lusso, alle delizie e al comodo di terza o quarta necessità.
Definiz: § XV. Aggravare uno, dicesi per Dargli o Accrescergli biasimo o colpa, e anche Imputare altrui qualche delitto o difetto grave. −
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 202: S'eglino dicessero che queste son cose che aggravano il capitano, rispondo che l'autore del libro non cerca quello che l'aggravi o lo scarichi.
Esempio: Mann. Istor. Decam. 165: Confronta il difetto attribuito colla taccia che gli diedero i Fiorentini, che forse mossi da passione lo aggravarono.
Esempio: E Mann. Istor. Decam. 169: Che poi egli nel dare a lui queste tacce lo aggravi, ne dà segnale il racconto del Vadingo.
Definiz: § XVI. Aggravare una cosa, vale Rappresentarla in modo, che apparisca peggiore e più biasimevole di quel che non è. −
Esempio: Machiav. Stor. 1, 88: Questa ragunata e deliberazione fu ai priori notificata, e dalla parte avversa, come una congiura contro al viver libero, aggravata.
Esempio: Car. Arist. Rett. 188: Quando viene aggravato [il fatto] dal reo, fa parer che non sia fatto. Quando l'aggrava, e se ne riscalda l'accusatore, mostra che sia fatto.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 33: Arnaldo, un de' più cari al prence estinto, Narra, e 'l caso in narrando aggrava molto.
Definiz: § XVII. Neutr. Esser grave, di noia, di fastidio, Increscere. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 30: La donna di Dordona valorosa, A cui mirabilmente aggrava e incresce, Che quel, di ch'era tanto disiosa, Di por Marfisa a morte, non riesce.
Esempio: Alam. Op. tosc. 1, 108: Se non t'aggreva il riposarti alquanto, Deh! trai fuor la zampogna.
Esempio: Molz. Ninf. tib. 74: Talor pur mostrerà che non le aggrave Di non star sempre neghittosa e sola.
Definiz: § XVIII. Neutr. pass. aggravarsi Gravitare, Premere col proprio peso. −
Esempio: Cas. Pros. 2, 16: Dee l'uomo recarsi sopra di sè, e non appoggiarsi, nè aggravarsi addosso altrui.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 23: Questa ei volle dire che fosse l'aria, la quale aggravandosi sopra tutte le cose a lei sottoposte, le costringa a uscire de' loro luoghi.
Definiz: § XIX. E figuratam. per Rendersi più grave. −
Esempio: Passav. Specch. Penit. 162: Tra' peccati gravi il primo è la superbia, come cagione, per la quale gli altri peccati s'aggravano.
Definiz: § XX. Neutr. pass., e anche Neutr., parlandosi di malati e di malattie, vale Divenir più grave, Peggiorare. −
Esempio: Vill. G. 86: Là portato non migliorava, ma quasi più forte aggravava.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 259: Ora avvenne che una notte, sentendosi molto fortemente aggravare, chiamò la predetta Redenta.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 194: Io temo che egli non aggravi tanto nella infermità la quale ha, che poi ne segua cosa per la quale io il perda.
Esempio: Baldin. Art. Int. 112: Giunto che fu a Marsilia, aggravando la sua indisposizione, gli fu forza fermarsi in un albergo.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 244: Frattanto si aggravò la febbre di modo, che in capo a pochi giorni il gentiluomo se ne morì.
Esempio: Targ. Relaz. febbr. 109: Per quanto ricavammo dalla relazione de' medici curanti, il suo male si aggravò nel quarto [giorno].
Definiz: § XXI. Neutr. pass., e anche in forma di Neutr. Rendersi grave, pesante, torpido. −
Esempio: Cic. Opusc. 58: Li corpi veramente per fatica d'esercizj aggravano; ma gli animi, affaticandosi, allievano.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 427: Il petto del cavallo per soperchio sangue, o per fatica o peso, s'aggrava, in tanto che par che sia impedito nel movimento dinanzi.
Definiz: § XXII. Aggravarsi, dicesi anche dell'età, quando inoltrandosi si fa più incomoda. −
Esempio: Menz. Pros. 337: De' quali [comodi] l'età mia, che già comincia ad aggravarsi, par giustamente più desiderosa, che della gloria.
Definiz: § XXIII. Stimar cosa grave, Recarsi a noia. −
Esempio: Plut. Vit. R. 224. t.: Era allora Antigono d'età d'anni 80, o poco meno; e non tanto per l'antichità, quanto per la grandezza di sua persona, s'aggravava molto d'andare con l'oste di luogo in luogo.
Esempio: E Plut. Vit. R. 229: E li altri di Macedonia che v'erano per li luoghi, non si aggravarono di quello mutamento di quella signoria.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 26: Ah! mancator di fe', marrano, Perchè di lasciar l'elmo anche t'aggrevi, Che render già gran tempo mi dovevi?
Definiz: § XXIV. Aggravar la mano sopra alcuno, vale Punirlo con molto rigore; e si usa anche al Neutr. pass. −
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 238: Temiamo ben noi, che la mano di Dio non si aggravi su di questa misera terra.
Definiz: § XXV. Aggravar la penna, o figuratam. la mano, contro alcuno, vale Scrivergli contro in modo acerbo, o Fare apparire più grave la cosa. −
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 174: Che Pier Vincenzio dica in questo che noi non facciamo il debito nostro verso di voi, mi pare che aggravi un poco la mano.
Definiz: § XXVI. Aggravar la penna ne' conti, vale Accrescere l'importare delle partite, Aumentare la somma. −
Esempio: Adim. A. Ador. Mag. 36: Orsù, piglia questi danari, provvedi a tuo modo; chè se tu con lo spendere, io mi aiuterò con aggravare la penna ne' conti.
Definiz: § XXVII. Aggravarsi di vesti, e nell'uso semplicemente Aggravarsi, vale Porsene addosso una maggior quantità, ovvero delle più gravi.
Definiz: § XXVIII. Aggravarsi in sulla fune o in sulla corda. Modo proverbiale, preso dal tormento della corda che davasi agli accusati collandoli; vale Darsi contro, Pregiudicarsi, Peggiorare le sue condizioni. −
Esempio: Lipp. Malm. 6, 14: Perch'il vizio rifiglia, e mette il tallo, Vien sempre più a aggravarsi in su la corda.